L'intimo bianco è più sicuro?
Prima di tutto occorre fare una premessa fondamentale: i capi, intimi e non, possono essere sicuri o meno e tutto ciò dipende dall’impresa che li realizza e da quanto essa abbia a cuore la vostra salute. Può sembrare un po’ crudo detto così, ma ormai conosciamo bene i rischi che corriamo quando scegliamo indumenti provenienti da Paesi non regolamentati dal punto di vista delle sostanze tossiche: secondo statistiche realizzate negli ultimi sei anni da nuclei antisofisticazioni e dalla Nas, i prodotti trattati con sostanze non a norma sono esclusivamente di importazione.
Il tema dell’intimo segue le stesse regole: se il vostro brand favorito risponde a tutta una serie di criteri di sicurezza e produce pensando a voi ed alla vostra pelle, qualsiasi filato di qualunque colore sarà sicuro. Per esempio un indice di qualità consiste nel disporre di una filiera tutta italiana e possiamo addirittura interpretare questa scelta come un gesto di consapevolezza ed amore dell’azienda verso il consumatore, spesso ignaro dei rischi che corre scegliendo tessuti provenienti soprattutto dall’Asia.
Se ti chiedi da cosa esattamente dovremmo difenderci, ti consigliamo il nostro articolo Salviamo la pelle da noi stessi: un gesto d’amore.
Quindi perché scegliere il bianco invece dei colorati?
Per i più rigorosi, per coloro che cercano una certezza in più, c’è l’intimo bianco ovvero un intimo realizzato a partire da filati che non sono stati trattati con tinture che possono generare allergie. Anche se, come dicevamo poco fa, i coloranti regolamentati in Europa non contengono sostanze allergeniche o nocive. In ogni caso il bianco resta una sicurezza in più per la pelle ed è altamente consigliato nel caso in cui si abbia a che fare con dermatiti, infezioni ed allergie cutanee. Per esempio lo slip o mutandina bianca, possibilmente 100% cotone, è assolutamente raccomandato alle donne che soffrono di cistiti. Potete dare un’occhiata ai nostri modelli sullo shop.
Ovviamente consigliamo sempre i filati naturali (lana, cotone e seta) proprio perché non si corre il rischio di incappare in qualche materiale irritante, a tal proposito è importante controllare sempre la composizione riportata sull’etichetta.
Ma l’intimo bianco si rovina subito!
Diciamo che sicuramente è più delicato, ma non impossibile da mantenere in tutto il suo candido splendore. È vero che si può ingiallire o macchiare in alcune zone, come per esempio l’area delle ascelle a causa del deodorante. Oppure si può ingrigire a causa di un lavaggio sbagliato (a chi non è capitato di ritrovarsi un calzino nero nella lavatrice dei colori chiari e chiedersi, ormai troppo tardi, cosa ci facesse lì dentro). Anche la candeggina, l’arma risolutiva di tutti i bianchi, deve essere usata con parsimonia, altrimenti si corre il rischio di ottenere l’effetto contrario e macchiare i capi.
In linea generica, per assicurarsi un bianco duraturo:
- Scegliere i filati naturali e non quelli artificiali che ingialliscono prima (e che assorbono i cattivi odori)
- Lavare i bianchi separatamente (sempre stando attenti a quel calzino nero)
- Valutare la durezza dell’acqua (sulla cui base si definirà la quantità di detersivo da usare)
- Scegliere una temperatura adeguata al tessuto che stiamo per lavare
HOT TIP - Per la lavatrice raccomandiamo un giro a vuoto a 90° una volta al mese, così da rimuovere le impurità.
Cosa fare in caso di intimo ingiallito, macchiato o ingrigito?
Prima di tutto possiamo cercare di ritardare quanto più possibile questo processo utilizzando i prodotti appositi che troviamo in commercio. Teniamo a mente che il sapone di Marsiglia è un alleato dei capi bianchi e che esistono tutta una serie di rimedi naturali particolarmente efficaci per cui non dovremo ricorrere a candeggina o ad acqua ossigenata (entrambi due ottimi rimedi anche se particolarmente aggressivi).
Se abbiamo delle zone ingiallite o macchiate, possiamo utilizzare un preparato di bicarbonato, detersivo per i piatti incolore e scaglie di sapone di Marsiglia da sfregare sull’area interessata prima di mettere in lavatrice. L’aceto bianco è un ottimo espediente per rinforzare o ravvivare il bianco, da utilizzare sia nel cestello dell’ammorbidente che per un pre-lavaggio dei capi, lasciandolo quindi agire in una bacinella con acqua e sale tutta la notte se necessario. Ci viene in soccorso anche il succo di limone, soprattutto per la lana, da aggiungere all’acqua (non troppo) calda in cui metteremo in ammollo la nostra biancheria per mezz’oretta.
Quanto alla luce del sole il tema è controverso. C’è chi dice che sbianchi, c’è chi sostiene il contrario. Personalmente siamo affascinati dal tradizionale bucato steso ad asciugare al sole, per cui lo consigliamo, anche solo perché ci siamo affezionati!
L’intimo più sicuro per te e la tua pelle
Avrete sicuramente già tratto le vostre conclusioni e speriamo di aver risolto un quesito che ci pongono diversi nostri clienti. L’intimo bianco è, a tutti gli effetti, più sicuro perché annulla anche quella minima possibilità di incappare in coloranti tossici o che generano allergie. Teniamo sempre a mente però che una casa di moda che ha a cuore i propri consumatori si preoccuperà di reperire filati sicuri al 100% rendendo tutti i capi a prova di pelle.
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